E’ sempre più il numero dei soggetti che ci chiama per un consiglio per delle comunicazioni OSS dalla Francia.
Con tali comunicazioni il fisco francese esorta a pagare la somma di denaro corrispondente a quanto dichiarato con la prima dichiarazione OSS.
La prima scadenza per la dichiarazione OSS era il giorno 31 ottobre 2021.
Ricordiamo brevemente come funziona il regime OSS.
Consideriamo l’esempio di un soggetto passivo italiano, stabilito in Italia, che ha come attività principale le vendite online.
I suoi acquirenti sono tutti soggetti privati, alcuni dei quali residenti in Italia, altri residenti in altri paesi Membri dell’Unione Europea.
Rispetto al passato, quindi, non è più necessario identificarsi ai fini iva in un paese terzo dell’Unione Europea, passaggio che era obbligatorio al raggiungimento di determinate soglie di vendita, ma si può gestire tutta l’iva direttamente dall’Italia.
L’Agenzia delle Entrate ha attivato una sezione sul proprio portale. Entrando nella propria area si può dichiarare, paese per paese, tutte le vendite effettuate durante un trimestre e la relativa IVA.
Concesse le necessarie autorizzazioni, sarà poi l’Agenzia delle Entrate a prelevare automaticamente la somma dovuta dal vostro conto corrente e ripartirla tra i vari paesi europei in base a quanto dichiarato.
Ciò significa che non è più necessario effettuare un bonifico estero come accadeva in passato ma si risolve tutto con un unico prelievo effettuato dall’Agenzia delle Entrate.
E’ capitato che alcuni soggetti non avessero autorizzato preventivamente l’Agenzia delle Entrate ad effettuare il prelievo oppure che non ci fossero i fondi sufficienti sul conto da cui prelevare l’iva. In questi casi è stata la stessa Agenzia delle Entrate ad informare l’utente con una lettera arrivata intorno alla metà di Novembre.
Ma in questi giorni, come accennato, le autorità Francesi, e solo loro, stanno intimando di effettuare il pagamento dell’iva dichiarata attraverso il portale OSS e mai arrivata sul loro conto.
La nostra opinione è che si tratti di un errore e che non ci sia nulla di cui preoccuparsi se non quello di rispondere celermente alla richiesta ricevuta allegando la prova di avvenuto prelievo ed la dichiarazione OSS inviata.
Il fatto che le comunicazioni OSS arrivino solo dalla Francia ci fa azzardare due ipotesi:
Altrimenti le stesse richieste arriverebbero da un po’ tutta Europa. Sembra infatti strano che nulla sia arrivato dalla Germania, paese che in fatto di sanzioni su tardivi invii e/o pagamenti è probabilmente il paese più rapido di tutti.
Verificheremo nei prossimi giorni come tale situazione si svilupperà.
Per maggiori informazioni contattateci